Letture e riletture


17.3.03
Segnalazione inviata da Massimiliano
Rino si rendeva conto di far pena. Un laureato in lettere disoccupato è una vista che spezza il cuore ai sassi. Un laureato in lettere disoccupato è uno che ha preso l'autostrada della vita, ha seguito per sbaglio dei cartelli di lavori in corso e adesso non sa più come rimettersi in corsia. Niente al mondo è più inutile di un laureato in lettere disoccupato. Un asteroide caduto fuori dalla sua galassia ha più motivo di esistere di un laureato in lettere disoccupato. Un neutrino che vive per un miliardesimo di secondo porta più contributi all'universo di un laureato in lettere disoccupato. Una mutazione genetica sterile è più soddisfatta del suo ruolo nell'evoluzione della specie di quanto non lo sia un laureato in lettere disoccupato. Per questo a Rino non dispiaceva l'idea di vivere per una settimana nel palazzo di Renato [...] dove tutti i laureati in lettere avevano un lavoro. Era come traghettare l'Acheronte al contrario ed essere riammesso tra i vivi...
Quale miglior regalo, per un'amica laureanda in lettere, di La vita meravigliosa dei laureati in lettere di Alessandro Carrera (Sellerio)?
Massimiliano




11.3.03
Contributo inviato da Quarky
Tullio Avoledo - L'elenco telefonico di Atlantide - Sironi Editore
Per me è stata una lettura contrastata e contrastante. Ho preso in mano il romanzo in differenti occasioni, non andando mai oltre le prime 20 o 30 pagine. Le cause erano varie e spesso non collegate al romanzo stesso. Improvvisamente mi sono appassionato e l'ho finito tuttodunfiato. Ciò che non mi convinceva, da lettore esterofilo di narrativa di genere, era il suo essere pienamente italiano, integralmente ancorato alla vita ed alla realtà del nostro paese. A fine lettura posso dire che questa rappresenta la maggiore qualità del libro, ovvero la capacità di utilizzare la letteratura di genere (fantascienza/thriller) con una originalità non derivata da stilemi ormai inflazionati. Provinciale nel senso nobile del termine e quindi internazionale. Se a questo aggiungiamo una scrittura pulita e ironica, una trama avvincente e spiazzante, è facile intuire il perché delle attenzioni ricevute da questo 45enne friulano, legale di banca come il protagonista del romanzo, alla sua prima fatica letteraria.
Tralascio la descrizione della trama del romanzo per la quale vi rimando alle entusiastiche recensioni di Genna e D'Orrico. A mio avviso non siamo davanti ad una pura operazione di marketing letterario (come paventato da alcune parti) ma dinanzi ad un grande romanzo che non può fare che bene all'asfittica produzione letteraria italiana. Io ve lo consiglio.
Marcello Corbo




10.3.03
Segnalazione inviata da Stefania Verardi
Un bellissimo libro che ho letto qualche tempo fa: L'orda - quando gli albanesi eravamo noi di Gian Antonio Stella.
Veramente ben fatto. Racconta con molta sobrietà di quando eravamo noi quelli brutti sporchi e cattivi che venivano considerati "indesiderabili" in tutti i paesi in cui emigravano.
Stefania




7.3.03
Appello inviato da Valentina
Sto cercando disperatamente Mattatoio n. 5 di K.Vonnegut (nella traduzione italiana di Luigi Brioschi). La Mondadori (edizione del 1988, Oscar Narrativa) non ha più questo libro in catalago.... ma sono sicura che qualche copia si può ancora trovare. Sapresti darmi qualche dritta? Ciao e Grazie.
Valentina
Risponde Auro
Ciao Valentina, mi spiace ma devi metterti in lista d'attesa... :o))) conosco almeno una trentina di persone che aspetta la riedizione di mattatoio e che lo ha cercato per mari e per monti negli ultimi 5 anni. io ho smosso librai, editori, amici e nemici, anche i parenti se si puo' dire cosi'. non mi resta che aspettare che mia madre decida di avere pieta' di me e mi regali la sua copia. ho cercato anche su banchetti di usato, alle diverse fiere dell'antiquariato, tramite annunci. e poi il massimo della trasgressione: ho cercato di trafugarlo alla sormani, ma mi hanno minacciato pene, dolori e sfiancamenti che manco il giovine Werther e quindi mi sono arresa (ritrovandomi esclusa dal prestito per circa 6 o 7 mesi, non ricordo piu'...). nel caso pero' che tu riesca a trovare modo di averlo fammi sapere la ricetta segreta. che ti plagio. in bocca al lupo.
Auro

Aggiornamento inviato da Auro
sembra che i diritti siano stati acquistati da Feltrinelli, in modo che possa essere pubblicato e non lasciato in cantina come stava facendo Mondadori. quindi non e' detto che prima o poi Mattatoio non torni in libreria. la voce mi arriva ufficiosissima, ma tendente al credibile.
Auro
[Nota di Zu: voce poi confermata da Daniele Sepe]
Epilogo, da Valentina
Sono riuscita a trovare Mattatoio n. 5 in italiano grazie ad un annuncio! L'ho trovato usato da un privato (grazie al cielo è in ottimo stato). In ogni caso, lo stesso libro si trova a prestito nel Sistema Bibliotecario Vimercatese e in copia di consultazione alla Fondazione Mondadori a Milano (zona Quarto Oggiaro). Può essere interessante sapere che lo stesso privato che mi ha venduto Mattatoio n. 5 ha detto che ha circa 2000 titoli da smaltire tra cui la collezione dal n.1 al n.70 della collana Urania... si chiama Enrico.
Valentina



4.3.03
Recensione inviata da Auro
Edoardo Albinati - 19, Mondadori, 2001
Libretto in mezza brossura... (uffa!) assolutamente, visti i contenuti, da leggere sui mezzi pubblici. la copertina mi piace moltissimo (così come mi piacciono quasi tutte quelle della collana Mondadori mezzabrossura). molto leggibile e veloce. un quarantenne padre ma soprattutto figlio e con un sacco di tempo racconta i suoi viaggi sul tram 19: una roma diversa che vive di ferro e scambi. un occhio fisso sulle pubblicità e l'altro che strabicamente guarda le persone e la loro umanità normale e diversa. alla caccia di un po' di ordine nel passato per migliorare il proprio futuro. sembrano tanti racconti con un unico fil rouge ma in realtà proprio come i binari del tram uno segue l'altro e non ci si può permettere di perdere neanche una corsa. ricordatevi di timbrare il biglietto!
Auro




2.3.03
Contributo inviato da vocenarrante
Un libretto blu scuro con il titolo dorato. Elegante come la mano che me ne fece dono. Non un testo qualsiasi, per forma e per contenuti. Dopo un'introduzione un po' favolistica, le pagine seguono un'impostazione particolare: quella di brevi prescrizioni, giustificando il titolo. Il Manuale del guerriero della luce di Paulo Coelho si può leggere tutto d'un fiato, oppure soffermandosi sulla strana saggezza di ciascuna breve pagina. Poi lo si può riprendere in mano aprendolo a caso, e magari capiterà di rimanere colpiti da una singola frase, come se questa fosse un messaggio scritto apposta per noi, per come ci troviamo in quel preciso momento. Non temo smentite definendola un'opera illuminante. Illuminante anche nelle parti ove si esplicitano concetti che meno si prestano ad essere accettati immediatamente.
Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. Poiché ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare.
voce




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