Letture e riletture |
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Questo è uno spazio pensato per chi dopo ogni lettura desidera condividere le proprie
impressioni o le proprie emozioni. |
30.11.02
Segnalazioni inviate da Margherita
1) Paola Mastrocola, Palline di pane, forte. Voto: 7 2) Valerio Aiolli, A rotta di collo, mi ha conquistata. Voto: 7 3) Tiziano Sclavi, Le etichette delle camicie, per leggere e ridere. Voto: 6 + 4) Teresa Ciabatti, Adelmo, torna da me, una esodiente insultata da un famoso critico che le ha appioppato "il libro più brutto dell'anno"... È un libricino che a me è piaciuto... tanto che alla fine ci sono rimasta anche male... Voto: 6+ 29.11.02
Ho parlato di Letture e riletture a chi mi legge su Verba manent, invitando alla partecipazione. Tra gli spunti proposti, la richiesta di esprimere una preferenza a bruciapelo ha ricevuto alcune risposte immediate. Eccole:
TulipanoGiallo Ops non avevo ancora risposto a questa domanda? Ma Il giovane Holden naturalmente! Mirella Il mio autore preferito e più riletto? Jane Austen, naturalmente... Orgoglio e pregiudizio, Emma... che piacere, ogni volta!!!! Sergio De Carlo, Arcodamore. Se c'è una seconda opzione: Terzani, Un indovino mi disse. Mariemarion Che vuoi Zu, a legge i titoli qua vicino semplicemente me vergogno a nominà Germinale di Zola o La Madre di Gorkij. Oppuramente Una vita violenta di Pasolini, quei ragazzini della periferia romana che te devo fa', anch'io come lui ce l'ho nel cuore, anche se non va di moda. Ammé questi me vengono subito ntesta... ma evidentemente so' fuori catalogo... Un abbraccio. Marie 25.11.02
Preferenza inviata da Alessandra T.
A me così a bruciapelo viene in mente A room with a view di Forster. L'ho prima letto in inglese per un esame di letteratura, poi ho visto il film di Merchant Ivory, poi l'ho letto in traduzione italiana (Camera con vista, a cura di Marcella Bonsanti), e ogni tanto me lo rileggo in inglese ed ogni volta lo trovo splendido. Alessandra T. 22.11.02
Segnalazione inviata da PersonalitàConfusa
A proposito di libri nei libri vorrei ricordare La biblioteca di Babele descritta da Borges in Finzioni (traduzione di Franco Lucentini). La biblioteca di Babele ospita un numero immenso ma forse non infinito di libri. I libri registrano tutte le possibili combinazioni dei simboli ortografici (l'alfabeto, i segni di punteggiatura e lo spazio). Non può esserci una combinazione di caratteri (Abchjsk, kcdree.) che i libri della Biblioteca di Babele non contengano. Cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue esistenti e non esistenti, tutti i libri del mondo, quelli già scritti e quelli che non sono ancora stati scritti. E quelli che nessun umano scriverà mai. Ci sarà anche un libro bianco (in questo caso la combinazione è lo spazio ripetuto per tutto il volume), il libro della A, e poi storie mai raccontate, vangeli immaginari, qualsiasi catalogo vero falso che sia. In alcuni libri ci saranno anche queste parole. E persino i testi di questo blog, e quelli di tutti i blog del mondo, in tutte le lingue, trascritti in fenicio, gaelico, etrusco. PersonalitàConfusa
Risposta inviata da Alessandra
Salve! Sono capitata da queste parti, e con molto piacere visto che sono 'traduttrice-lettrice' interessata e ansiosa di entrare nel mondo della traduzione letteraria. In ogni caso, ho visto il quesito di Paola Mariani e non posso fare a meno di dirle: CONTINUA A LEGGERE. Non posso sapere perché questo libro ti sta annoiando. Io ricordo che all'inizio della lettura avevo l'impressione che stesse succedendo poco e la contemporanea sensazione che sarebbe successo molto. Espiazione mi ha riempito, per me è stato un libro dolce e realistico, intrigante in modo sottile. Aspettando il nuovo libro di McEwan (e sperando di poterlo tradurre un giorno!), vi auguro buona lettura e spero che Paola non rimarrà delusa se segue il mio consiglio. Alessandra Messaggio trasmesso da Paola Mariani 19.11.02
Quesito inviato da Paola Mariani
Volevo chiederti una cosa: e come facciamo se stiamo leggendo un libro, non ci piace ma abbiamo paura di smettere e vorremmo sapere se vale la pena continuare? da qualche parte nel tuo bel sito, si può chiedere una cosa del genere? Nel caso specifico, sto parlando di Espiazione di Ian McEwan, che mi aveva folgorato con The Innocent (Lettera a Berlino nella traduzione in italiano di Susanna Basso), ma che mi sta annoiando a morte con quest'ultimo libro. Paola Ecco come facciamo: lo chiediamo a tutti coloro che dovessero capitare da queste parti. Chi l'ha già letto e può rispondere?
Segnalazione inviata da Mariantonietta Sorrentino
Desidero mandarti una mia emozione sul libro che sto leggendo. Si tratta di Francesca e Nunziata della Orsini. Mi dicono che ne hanno tratto una versione cinematografica con la Loren, ma io me la sono persa... forse è meglio così: queste "riduzioni" lasciano spesso insoddisfatti! Il testo è appetibile anche per chi non conosce il dialetto partenopeo. La storia di una famiglia di pastai che si sposta dalla Costiera verso le falde del Vesuvio è narrata mirabilmente senza trascurare una vena di lirismo e qualche citazione dotta... Per esempio quando nel riportare una parola di gergo si lascia al lettore incantato anche una traccia del suo passato (vedi "crisammola" per indicare l'albicocca, dal greco antico "chrysòmelon"... io trovo queste suture fantastiche). È evidente la familiarità della autrice per luoghi e vicende, ma il tutto compreso in un ricamo dove il presente è spiegato attraverso un passato che si stende sottile sottile, quasi sussurrato ma insistente. Mariantonietta Sorrentino 18.11.02
Segnalazione inviata da Cinzia Rafanelli
Stupenda la saga de I figli della terra in 5 volumi (per ora!!) di J.M.Auel. Ayla figlia della terra, La valle dei cavalli, Gli eletti di Mut, Le pianure del passaggio, Focolari di pietra. Una lettura fresca, avvincente, appassionata. Per chi ama la storia, e chi è curioso circa la preistoria, con spunti di riflessione sul nostro essere "umani" in relazione con l'ambiente e gli altri esseri "diversi" da noi. Cinzia Rafanelli
Segnalazioni inviate da vocenarrante
Desidero segnalare due libri che in comune hanno la curiosità che il titolo dell'edizione italiana tradisce l'originale e il fatto che sono testi utilissimi se non addirittura illuminanti. Una sedia per l'anima di Gary Zukav (traduzione di Lucia Corradini e Alessandra De Vizzi da The Seat of the Soul, ovvero "La sede dell'anima") parla di karma, di anime e di multisensorialità, invitandoci a procedere nell'evoluzione spirituale operando le nostre scelte con responsabilità e fiducia. Ciò permetterà di acquisire il potere personale autentico, quello dell'intuizione e della luce essenziale. Messaggio per un'aquila che si crede un pollo di Anthony De Mello (traduzione di Laura Cangemi da Awareness, ossia "Consapevolezza"), con uno stile divertente e quasi scanzonato, attingendo tanto alle diverse tradizioni spirituali quanto all'aneddotica umoristica, insiste sulla consapevolezza come unico modus vivendi affinché l'esistenza sia degna di essere vissuta. Entrambe sono letture che possono contribuire a riattivare in noi le energie necessarie a rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra routine e autenticità. E possono aiutarci nel percorso che mira ad acuire la percezione spirituale allo scopo di cominciare a essere felici qui e ora, irradiando luce, consapevolezza e amore. voce 11.11.02
Può un autore invecchiare quando le sue opere mostrano la novità della fanciullezza, anzi la freschezza del nascituro, considerando che sembrano ancora oggi in anticipo sui tempi? Evidentemente sì, dato che Kurt Vonnegut oggi compie 80 anni. Tra la sua produzione, mi sento di consigliare ognuno dei pochi libri che ho letto finora (ma non ho intenzione di smettere): Slaughterhouse 5 (Mattatoio n. 5), Cat's cradle (Ghiaccio nove), God bless you Mr. Rosewater (Perle ai porci), Galapagos. ::-::-::-::-::-::-::-::-:: Del 1969 è Slaughterhouse-Five (Mattatoio n. 5 nella traduzione italiana di Luigi Brioschi). È un capolavoro di genialità, un romanzo decostruito sull'incredibile figura del protagonista: ex-prigioniero di guerra durante il bombardamento di Dresda, ora è uno stralunato viaggiatore nel tempo (della sua vita) e nello spazio (viene rapito dai Tralfamadoriani che gli insegnano una diversa visione delle cose). Come sempre, Kurt Vonnegut riesce a divertire anche quando tratta temi devastanti. Più o meno come il suo grottesco alter ego Kilgore Trout, scrittore di fantascienza con una parte nelle vicende narrate. Giulio Pianese, ovvero Zu 4.11.02
Contributo inviato da Paola
Nessuna cortesia all'uscita, Massimo Carlotto, e/o 1999 Non c'é nessuna cortesia in effetti per il lettore, né all'entrata né all'uscita, se non caracollare velocemente attraverso borghi veneti, locali notturni, agguati e ammazzamenti, puttane, caraffe di cocktail e di blues, armi e sopratutto la mafia del Brenta e del piovese, una malavita autoctona malata, infiltrata da pentiti e gole profonde e magistrature proterve e minacciata dall'imporsi di mafie foreste che insistono dal confine orientale. Marco Buratti, l'Alligatore, detective, ha un occhio disincantato e non si perita di stare al di qua e/o al di là del limite della legalità nell'espletamento delle sue funzioni - in questo caso di paciere tra un boss e uno dei suoi esattori - e dei suoi doveri, tra i quali il primo è difendersi dal dopo sbronza e il secondo cedere alla sbronza del giorno dopo. L'atmosfera del libro è felice e convincente, fumosa negli interni e lucida negli esterni, con figure e soprattutto rumori e suoni che restano: il blues che scandisce la malinconia del protagonista e il ritmo metallico delle armi scelte e minuziosamente preparate alla bisogna dal suo socio. Nel 1999 Nessuna cortesia all'uscita ha vinto il premio Dessi e ottenuto la menzione speciale dalla giuria del premio Scerbanenco. Paola
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