Gianni Solla,
Il fiuto dello squalo
Lo conobbi come
Hotel Messico, Gianni, perché seguivo il suo blog, rilanciandone spesso dei
brani su altre pagine web. Una volta gli dissi di smetterla, perché praticamente ogni sua frase meritava la citazione e non volevo monopolizzare
Cut'n'Paste con i suoi post.
È una doppia soddisfazione, ora, constatare che anche con un respiro più ampio qual è quello di un romanzo, la sua scrittura ha conservato la stessa forza, la medesima spietatezza, mantenendosi immediata e ficcante mentre le storie raccontate ti spiazzano, ricollocando un poco oltre il prevedibile i limiti dell'umana esperienza, distillando l'essenziale anche tra la spazzatura.
Giulio Pianese, ovvero
Zu
pubblicato da Giulio Pianese alle 10:29