Jane Austen,
Pride and PrejudiceL'ho riletto e confermo quanto ebbi a dire cinque anni fa, anzi, m'è piaciuto ancora di più.
Rimasi incantato dall'arguzia delle primissime pagine e continuai la lettura, apprezzando l'ironia narrativa molto moderna (come d'altronde capita in altri romanzi del '700 inglese).
Vicende molto legate a contesto socio-culturale dell'epoca, ma trattazione sicuramente molto più evoluta (non si avverte il peso del narratore onnisciente, né il paternalismo di quei testi in cui tutto deve essere spiegato e il lettore accompagnato passo passo).
Giulio Pianese, ovvero
Zu
pubblicato da Giulio Pianese alle 10:55