Contributo inviato da Simona MagnoniPaolo Teobaldi,
La badante. Un amore involontarioLeggendolo mi sono sentita a casa. Ho risentito la voce di nonna Iolanda, di mamma e papà e mi sembrava di essere lì,
a casa, perché è di quella che io definisco "casa mia" che Paolo Teobaldi racconta. Di posti dove puoi lasciare la chiave nella toppa, come Cagli o Pianello, e dove i
fulminanti sono i fiammiferi; delle gobbe del Catria, del Monte Acuto, del verde del Petrano, del Nerone e di come i bambini, come me quando ero bambina, pensino: "a Pianello non succede mai niente"...
Lo consiglio, a chi ha voglia di leggere questo cantore pesarese di una delle nostre province, a chi è nostalgico, romantico, ma anche ironico.
Simona
pubblicato da Giulio Pianese alle 09:27