Contributo inviato da Massimo Morelli
Uno dei libri che mi sono letto in montagna è il famigerato
Il codice Da Vinci di
Dan Brown (traduzione di Riccardo Valla per Mondadori).
Si capisce subito che è un libro confezionato per essere un best seller: argomento controverso, un colpo di scena ogni 3 pagine, una tesi di fondo. Dritto dal manuale Crichton. La cosa buffa è che la rete è piena di siti pro o contro (quelli contro sono particolarmente divertenti). La sospensione dell'incredulità è messa a durissima prova, i personaggi sono tratteggiati in maniera superficiale, la trama non sta molto in piedi e temo che i riferimenti storico-artistici non siano, diciamo così, accuratissimi (anche se per quel che ne so io di arte medioevale potrebbe essere tutto vero). Però è un'avventura divertente che si può leggere per passare un pomeriggio spensierato. Leggero come una piuma.
Momoblog
pubblicato da Giulio Pianese alle 21:46