Letture e riletture


17.2.03
Contributo inviato da Sa'
Pappagalli verdi - Gino Strada
Un libro che un po' mi ha cambiato; sono sempre stata contro la guerra, ma non ho mai fatto nulla di concreto; era sempre rimasta una mia opinione, adesso invece mi guardo attorno, intanto ho firmato per la pace sul sito di EMERGENCY. Non pensavo che nel mondo ci fossero così tanti paesi ancora in lotta; tra partiti, tra popoli troppo diversi e ostinati per vivere sulla stessa terra. Guerre che non si fermano mai che ormai per la durata e i motivi non fanno più notizia nemmeno nei telegiornali. E pensare che questo libro mi è stato regalato per il mio compleanno e lo guardavo con una certa curiosità; mi chiedevo, bello un libro, ma non è il mio genere, sfogliavo le pagine molto dubbiosa, mi piacerà? Alla fine mi sono messa a leggerlo e solo dopo la prima pagina ne sono rimasta colpita, per la realtà dei fatti, perché è diretto non si perde in lunghi preamboli o descrizioni lunghissime. Per il passaggio da territori vasti pieni di natura, belli da togliere il fiato, a zone ancora civilizzate e città semidistrutte, abitate da chi non vuole lasciare la propria casa e le proprie cose. Mi ha sconvolto la descrizione di come esplode una mina e gli effetti sul corpo umano; un oggetto così piccolo, con un detonatore grande quanto il cappuccio di una biro, può distruggere una vita. Le storie di tutti i bambini mutilati dalle mine che riescono a trovare la forza di andare avanti a vivere in un paese martoriato dai conflitti. Sono forti e colpiscono nell'animo anche i sensi di colpa di Gino Strada per una scelta fatta in un momento di rabbia, per aver forse tolto alla moglie e alla figlia tempo ed affetto, per sentirsi in certi momenti impotente davanti ai mille problemi di territori in guerra. Conserverò questo libro per farlo leggere un giorno ai miei figli.
Sa'




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