Letture e riletture |
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impressioni o le proprie emozioni. |
5.9.02
Segnalazione inviata da TulipanoGiallo
About L'opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers. Adoro Salinger. E quando un libro ti è entrato dentro come è successo a me con Il giovane Holden, ti capita di entusiasmarti per molti libri, di arrivare persino ad amarli. Ma difficilmente un’opera ti sconvolgerà i pensieri e la mente e la tua consapevolezza del mondo e di te stesso quanto quel romanzo che ti ha accompagnato per tutta la tua vita. È difficile certo, ma non impossibile. Ed è capitato proprio a me leggendo L’opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers. Si tratta di un’opera prima di un giovane scrittore del quale si sentirà parlare spesso in futuro e che anzi è già considerato il futuro della letteratura americana. È un romanzo autobiografico, 369 pagine di pura esperienza catartica. L’autore ci parla della sua vita, dei drammi che l’hanno segnata, e delle responsabilità che gli gravano sulla testa per via di questi drammi, ma mai, mai, mai, mai cerca la lacrima facile, o il melodramma o la pietà. Gli muoiono entrambi i genitori nel giro di un mese, e gli tocca di prendersi cura del piccolo Toph suo fratello minore. E allora fa l'unica cosa ragionevole che si possa fare, carica la macchina, sistema Toph nel sedile accanto al suo e comincia un viaggio al limite dell'inverosimile alla ricerca di qualcosa. O forse solo alla ricerca. Quando il tuo mondo crolla che altro puoi fare? Solo ricominciare da capo. Altrove. Tutto è condito con ironia, e cosa più importante con autoironia, umorismo, sarcasmo, capacità di prendersi sul serio nel faceto e di sdrammatizzare il tragico. C’è candore, innocenza e malizia, stupore e cinismo, tenerezza e crudeltà e soprattutto una disarmante sincerità. C’è dentro un’intera generazione di Holden. Forse solo un po’ meno arrabbiati e un po’ più rassegnati all’idea dell’impossibilità di cambiare il mondo. Solo un po’ però. Rosy
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