Contributo inviato da Silvia Ganora
Mi piacciono entrambe le idee che hai lanciato, in particolare quella dei
libri e film. Io avrei una mia piccola opinione per esempio su
Il tè nel deserto di
Paul Bowles e sul film che ne ha tratto Bertolucci. Ho amato il libro per le sue atmosfere, per il disincanto dei personaggi, per quell'aura di esotismo che si porta dietro.
Il film secondo me rende bene l'incomunicabilità fra i due coniugi, supportato anche dai bellissimi scenari 'desolati' e dalla fotografia di Storaro. Qualcuno lo ha trovato soporifero, ma a me piace ancora, forse proprio per i suoi lunghi silenzi. Una nota sulla protagonista Kit che nel film è molto diversa da come l'ha 'scritta' Bowles. La Winger (attrice ottima, secondo me) ne ha fatto un personaggio fragile, privo di quella patina di antipatia che caratterizza l'originale, e molto più intenso.
Sil
pubblicato da Giulio Pianese alle 22:53